La manifestazione, che ricorre nell’anno del 72° Anniversario dello storico raduno e a 71 anni dalla Liberazione, vuole ricordare l’importante unione d’intenti tra i partigiani della 54a Brigata Garibaldi e la popolazione della Valsaviore per la conquista di un futuro libero e democratico.
Fondamentali per capire le motivazioni di questo raduno sono le parole dell’Avv. Leonida Bogarelli, Vice Commissario di guerra della 54a Brigata Garibaldi.
“Di prima mattina giunsero da ogni dove i vari distaccamenti. Nel grande prato erano già predisposti tutti i servizi per il bivacco da servire per la grande festa, non solo per i combattenti ma per l’intera popolazione della Valsaviore. Alle ore dieci erano tutti presenti e le camicie rosse dei garibaldini sfolgoravano al sole di quella meravigliosa estate che sembrava non dovesse tramontare mai tanto era sfolgorante di luce e di colore. Il verde del gran prato e degli immensi boschi che lo delimitavano e l’azzurro intenso del cielo che si stagliava su al monte Dorino e al Pian della Regina, sembrava volessero, nella contrastante armonia di colori, contribuire a rendere ancora più solenne un rito che si doveva compiere e che era qualcosa di più profondo di un gesto esteriore.
Lì vi era tutto un popolo e, si può dire quella che doveva essere la patria dell’imminente domani.”