Sabato 10 agosto, nell’ambito della mostra bibliotecaria “Viaggio nella Resistenza”, Raffaella Garlandi presenta “Altrimenti sono Flinco – Storia di Tunì”.
RAFFAELLA GARLANDI, Altrimenti sono Flinco – Storia di Tunì
Attraverso le lettere scritte durante la guerra e la Resistenza da Antonio Salvetti di Breno, detto Tunì, l’autrice, sua nipote, nata qualche anno dopo la sua morte, riscrive quei momenti attraverso la semplicità dei pensieri, riportati a volte su pezzi di carta di fortuna, e le sensazioni vissute e provate. Scampato alla tragedia della Campagna di Russia, Tunì raggiunse l’Italia il 15 febbraio 1943 e trascorse alcuni mesi negli ospedali militari di Verona e Brescia. Finita la degenza, fu richiamato alle armi, ma subito dopo l’armistizio dell’8 settembre giunse l’ordine di arruolamento nelle milizie repubblichine. Come tanti altri giovani, scelse la diserzione e si unì al gruppo dei partigiani del maestro Giacomo Cappellini. Dopo un’azione di sabotaggio sulla linea ferroviaria vicino a Cividate, Tunì cercò di raggiungere la madre ammalata. Caduto in un’imboscata fascista, per 9 giorni fu sottoposto a interrogatori e violenze ma non disse nulla che potesse compromettere i suoi amici. Il 13 ottobre 1944 lui e l’amico Giuseppe Cattane, di Cemmo, dopo essere stati costretti a scavarsi la fossa, furono fucilati nel cimitero di Breno.