RITORNO NEL TEMPO
Volti grigi,
barbe incolte,
mani piegate,
occhi fissi.
Così tornano dai lager
i nostri soldati.
Irriconoscibili.
A passi lenti
varcano la soglia.
E solo allora
spunta tra le labbra
screpolate
un sorriso.
Sono a casa.
Quanto dolore.
Quanta paura.
Quanta fame,
quante umiliazioni
e freddo e silenzi e botte
hanno sopportato.
E adesso
bramano
solo
il silenzio.
Tornate fra noi, padri e nonni,
tornate adesso
fra le nostre braccia,
ora, che avete varcato
quell’altra soglia,
eterna.
Tornate
a raccontarci le vostre storie
perché non vengono dimenticate.
Tornate,
perché ancora
il mondo
ha bisogno delle vostre parole.
MARILENA PEDROTTI
23 gennaio 2023
