RICORDANDO BRUNO FANTONI…

“Sono nato il 25 settembre 1926 a Rogno (BG), un paese situato nell’entroterra occidentale del fiume Oglio, all’inizio della Valle Camonica. La mia famiglia, i genitori e un fratello maggiore di me di dieci anni, era dignitosamente povera, non mancava del necessario, anche perché mio padre lavorava presso uno stabilimento siderurgico di Darfo e arrotondava lo stipendio coltivando piccoli appezzamenti di terra.
Nei confronti della maggioranza delle famiglie che vivevano del reddito dei campi –un reddito magro perché da dividersi con i proprietari che concedevano i terreni in gran parte a mezzadria– noi eravamo considerati fortunati: oltre ai rudimentali zoccoli e al vestito logoro per il lavoro, avevamo anche un paio di scarpe e un abito decente per la domenica; non soffrivano la fame e potevamo accompagnare i pasti domenicali con un bicchiere di vino. Tutto ciò era il massimo che si potesse desiderare, se si considera la situazione dei più che, a stento, riuscivano a “sbarcare il lunario”.
Testo tratto da “Il racconto di Bruno”, edito dal Museo della Resistenza di Valsaviore, 2023