RACCONTI DI DONNE NELLA RESISTENZA- VOLUME 3

” [...] Dall’8 settembre 1943, data dell’Armistizio e inizio della renitenza, e per tutto il periodo della Resistenza fino al 25 aprile 1945, data convenzionale della Liberazione dai regimi nazista e fascista, le donne valsavioresi, madri, mogli, sorelle, fidanzate di renitenti, disertori o partigiani, si sono premurate di occultare nei diversi paesi uomini bisognosi di cure e protezione.
Li nascondono in soffitte, anfratti e bugigattoli o dando loro abiti civili, del cibo e un luogo sicuro dove rifocillarsi per poi riprendere il viaggio verso casa. Si preoccupano di tenerli informati sugli spostamenti dei reparti nazifascisti attraverso piccoli gesti, come stendere le lenzuola sull’erba per indicar loro la presenza di pattuglie fasciste, squadre o un rastrellamento in corso. Assicurarono i collegamenti come
staffette ai vari reparti e tra il Comando e i centri resistenziali e, in alcuni casi, si impegnano come combattenti, entrando anche nei gruppi
di Brigata.
Testo tratto dall’introduzione di “Racconti di Donne nella Resistenza-Volume 3″.
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