Ci sono fatti e luoghi che ci riguardano come collettività, che ci riportano indietro nel tempo a eventi e protagonisti del periodo storico che va dal 1943 al 1945, quello della Resistenza. Tra le finalità statutarie del Museo della Resistenza di Valsaviore, è prioritaria quella del “mantenere viva la memoria”, soprattutto attraverso la sollecitazione e la partecipazione attiva dei cittadini e delle giovani generazioni e nel corso degli anni sono stati organizzati territorio, sia momenti commemorativi che iniziative di promozione culturale e storica in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Saviore dell’Adamello. L’ultima in ordine di tempo, è la recente posa della stele a Baulè, in ricordo dell’eccidio avvenuto ottant’anni fa, il 9 dicembre 1944, nel luogo della Resistenza dove persero la vita il brindisino Donato Della Porta, l’italo- francese Zimmerwald Martinelli e il russo Michael Dostojan, tutti partigiani della 54ª Brigata Garibaldi. Riprendendo la citazione del giurista Calamandrei tratta dal suo celebre “Discorso sulla Costituzione”, il pannello affisso permetterà a chi cammina su questo sentiero di montagna, dove caddero i tre garibaldini che qui morirono per riscattare la nostra libertà e dignità, di andare col pensiero a quanto successe in questa baita e di conoscere i fatti che portarono alla loro eroica dipartita: “… All’alba del 9 dicembre 1944 un reparto nazifascista, guidato dal ragazzo, si apposta attorno al fienile dove era alloggiato il gruppo composto da sei garibaldini che, sentendosi al sicuro, non avevano previsto un servizio di guardia: vengono così sorpresi nel sonno e si ritrovano circondati, senza via d’uscita.Respinte le intimazioni di resa, inizia una furibonda sparatoria. Gli assalitori, giunti dal lato nord della baita, che era privo di finestre, costringono i partigiani a crearsi una precaria visuale spostando le tegole del tetto.
Quando la cascina viene data alle fiamme, escono con le mani in alto André Jarani, Franco Ricciulli, Bruno Trini e Donato Della Porta: quest’ultimo torna verso la porta per convincere gli altri due compagni rimasti nel fienile, ma viene ucciso dai fascisti, mentre i ribelli Zimmerwald Martinelli e Makartich Dostojan resistono a oltranza, sino alla morte.
Dopo la posa della lapide sul muro del fienile testimone di quello scontro mortale, avvenuta il 25 aprile 2013 alla presenza delle autorità, delle scuole e di alcuni famigliari delle vittime intervenuti alla commemorazione, si è creato uno stretto legame con Francavilla Fontana, paese di nascita di Donato Della Porta, il comandante del gruppo. Grazie all’amicizia con Sandro Rodia, attuale presidente della locale sezione Anpi e autore del libro “Sulle ali della Libertà” dove vi è narrata la tragedia di Baulè e dell’eroe francavillese, che nel 2016 ha presentato a Cevo, in occasione della commemorazione dell’incendio: da allora, diversi sono stati i momenti di condivisione d’intenti e di visite reciproche tra francavillesi e valsavioresi. A dicembre dello stesso anno, dopo aver posato dei fiori sulla tomba di Donato, al convegno durante organizzato in occasione della nostra visita, i ragazzi delle scuole di Francavilla hanno potuto arricchire la conoscenza del loro eroe attraverso una lezione sulla Resistenza in Valsaviore; A fine convegno, un bellissimo abete rosso con tanto di radici per poterlo piantumare, è stato posizionato provvisoriamente nell’atrio di Castelli Imperiali.
Due anni dopo, Il 9 dicembre 2021, una delegazione della Valsaviore, con Paolo Mazzucchelli a rappresentare l’Amministrazione Comunale di Saviore dell’Adamello, ha presenziato alla cerimonia di intitolazione del Parco “Donato della Porta” a Francavilla Fontana. All’interno del parco è stata posto un piccolo monumento “Ai caduti della Resistenza” con una pietra a simboleggiare le montagne della Valsaviore: è nostro proposito portare un monolito dell’Adamello per rendere ancor più significativo il monumento. A settembre dello stesso anno, l’assessore all’istruzione e alla cultura del comune di Francavilla Fontana sig.ra Maria Angelotti, ha percorso il sentiero della 54ª Brigata Garibaldi partendo da Cevo fino a giungere a Baulè, dove ha posto un omaggio floreale sulla lapide della baita.
Il 25 aprile 2023, i francavillesi hanno inaugurato lo splendido murales “Donato Della Porta: un ragazzo per la libertà” nel quale viene ricordato il luogo del sacrificio, la baita di Baulè, e la sua terra d’origine, con un ulivo in primo piano e all’orizzonte Francavilla Fontana. Il suo ritratto, al centro della composizione, lega i due paesaggi ai quali lui era molto legato, per motivi ideologici da un lato e affettivi dall’altro. Il lato posteriore del muro, rivolto al parco, riporta un estratto del discorso sulla Costituzione di Pietro Calamandrei, per evidenziare l’importanza del sacrificio di Donato e di altri migliaia di ragazzi, i quali hanno dettato le basi per la società civile e libera d’oggi. La stessa frase, che è riportata sul pannello nella stele posta il 9 dicembre 2024, unisce idealmente i due paesi, da nord a sud, legando ancor più le nostre comunità.
Katia Eufemia Bresadola