I sindaci del Valdarno in visita a Cevo

 

LA CONFERENZA DEI SINDACI DEL VALDARNO IN VISITA AI COMUNI DI CEVO E RODENGO SAIANO PER RENDERE OMAGGIO AI MARTIRI DELLE STRAGI NAZIFASCISTE DEL SECONDO CONFLITTO MONDIALE

 

Quest’anno sarà il Sindaco di Pian di Scò Nazareno Betti l’ambasciatore della Conferenza dei Sindaci del Valdarno che, come consuetudine vuole, a fine anno porterà il saluto istituzionale ed il cordoglio ad alcuni comuni d’Italia vittime di stragi nazifasciste della seconda guerra mondiale. Betti sarà domani pomeriggio alle ore 14.30 a Cevo (Brescia) alla presenza del Sindaco Silvio Marcello Citroni e della sezione locale dell’ Anpi. In quel paese il 3 luglio 1944 in quello che da tutti è conosciuto come “l’incendio di Cevo” i fascisti rasero al suolo la città con un bilancio della crudeltà che registrò 5 vittime, 11 case totalmente distrutte, altre 48 rovinate per le esplosioni dei mortai e delle armi automatiche pesanti, oltre 800 abitanti senza tetto e 165 famiglie colpite. La seconda tappa per il primo cittadino di Pian di Scò è prevista domenica 29 dicembre a Rodengo Saiano (Brescia) comune che il 27 aprile 1945 fu teatro di una strage: 10 giovanissimi partigiani di età compresa tra i 18 ed i 36 anni furono imprigionati, brutalmente torturati ed infine passati per le armi perché accusati di attività partigiana e intelligenza con il nemico. L’ordine di giustiziare il gruppo di partigiani guidati dal segretario comunale dell’epoca Giambattista Vighenzi, fu impartito dal maggiore delle Ss Luis Thaler comandante delle Unità armate di riserva Italiane. L’ufficiale tedesco, penalizzato dalla fuga da un arto artificiale innestato dopo una mutilazione subìta sul fronte russo, si arrese al Comitato di Liberazione Nazionale di Adro ancora prima della scoperta dei corpi delle vittime della ritorsione, avvenuta il 28 aprile. Accusato della strage, Thaler subì un processo sommario e fu subito fucilato. A ricevere Nazareno Betti oltre alla sezione Anpi di Rodengo Saiano ci sarà il Sindaco del comune Giuseppe Andreoli.

 

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