ROSI ROMELLI incontra i ragazzi nelle scuole.

RosiROSI ROMELLI INCONTRA I RAGAZZI DELLE CLASSI TERZE SCUOLA SECONDARIA – NIARDO, 28 MAGGIO 2016

Ben trovati a tutti. Finora avete viaggiato insieme a me nel passato, grazie alle parole scritte da Valerio, raccontate da Katia e alle immagini che Sabrina ha disegnato per questo libretto. E’ stato un viaggio in un tempo per l’Italia molto faticoso, come avrete capito bene, e che si è concluso con un giorno che poi è diventato una delle feste nazionali: il 25 Aprile. Dovreste ricordarvelo perché quest’anno è caduto di lunedì e tutti siamo astati a casa dal lavoro, voi dalla scuola: abbiamo celebrato il 71° anniversario della Resistenza e della Liberazione.
Non so come l’abbiate festeggiato voi, ma per me e molti altri non è stato semplicemente un giorno festivo messo lì per andare a mangiare una pizza in compagnia. E’ un giorno di festa sì, ma una festa costata molto cara a chi ha dedicato, speso e molte volte perso la vita per ri-donare a tutti un’Italia libera e giusta.
E’ particolarmente interessante che ci troviamo oggi, a ricordare quei fatti: il 28 Maggio 1974, a Brescia, in Piazza Loggia, alcune persone che agivano nello stesso modo violento dei fascisti hanno organizzato una attentato tra la folla, che si era riunita per ascoltare un comizio. Ci sono stati 8 morti e 103 feriti – e solo da poco i responsabili sono stati giudicati.
C’è voluta la perseveranza di molte persone, per arrivare alla verità – e in particolare il lavoro quotidiano di un uomo che, in quel giorno, ha perso la moglie e alcuni amici: si chiama Manlio Milani e in queste ore sta certamente ricordando quello che è successo 42 anni fa.
Ma non è l’unico: quattro giorni fa, in famiglia, abbiamo ricordato il giudice Giovanni Falcone, che tutti spero conosciate…anche lui ha dato la vita, come Borsellino e molti altri, per la giustizia e per questo nostro Paese.
Ci vuole sempre qualcuno che ricorda; e qualcuno che decide di cercare la giustizia. Oggi la mia responsabilità è raccontare ciò che ho vissuto sulla mia pelle. Ma anche voi avete una responsabilità non meno grande: quella di non dimenticare e cercare di capire come sia potuto succedere tutto ciò, perché non capiti mai più.
Se ho compreso, sin da molto giovane, cosa significa “libertà”, lo devo ai miei genitori. Con loro ho vissuto sulla mia pelle quanto sia vero ciò che Giovanni Paolo II ha efficacemente riassunto:
“La libertà può venire come dono (ed è quella che ora viviamo); ma si conquista giorno per giorno e si conserva mediante la lotta quotidiana” – pacifica, sì, ma sempre lotta: una lotta interiore, che si traduce in scelte di vita onesta e coraggiosa.
Sono parole che non dimentico, insieme a quelle del giornalista Indro Montanelli, che scrisse: “
Un Paese che ignora il proprio ieri non può avere un domani”.
• Ragazze e ragazzi: essere liberi non significa “liberi di festeggiare la nuova suoneria del cellulare”; anche. Ma la libertà non è così banale.
Per questo chiedo, a tutti, alcuni impegni:
1. Crescete e siate pronti a riconoscere e difendere i valori che fanno della nostra Patria una nazione degna d’onore, stima e rispetto. Siate degni ed orgogliosi di questo Paese e agite in modo da renderlo sempre migliore.
2. Studiate! Cercate di conoscere la storia per non ripeterne gli sbagli.
3. Conoscete e rispettate la nostra Costituzione che è la nostra Magna Carta, nella quale sono contenuti diritti e doveri di ogni cittadino.
4. Cercate la pace.
5. Difendete sempre la democrazia e i suoi valori (anche e soprattutto in questo tempo, quando criminali e violenti dei vari Califfati cercano di piegare le persone alle proprie idee deliranti).
6. Rispettatevi l’un l’altro: sui sentieri della Resistenza, donne e uomini hanno camminato fianco a fianco, condividendo fatiche e pericoli. Con assoluta onestà posso dire che, da donna, non ho mai incontrato la minima difficoltà nel rapportarmi con i giovani all’interno della nostra Brigata. I rapporti tra uomini e donne sono sempre stati improntati non solo al massimo rispetto, ma a un concreto aiuto reciproco. Ad ognuno di voi auguro di trovare nella propria esperienza di vita lo stesso rispetto che io ho ricevuto e conservato come un tesoro.
7. Vivete voi stessi una vita onesta e coraggiosa: non rubate, rispettate il creato e le persone, fatevi rispettare e amate la verità. Perché la Verità rende liberi.
8. Ricordate e tenete nel cuore coloro che hanno regalato a tutti noi un Paese libero e molti anni di pace.

Grazie a tutti per la vostra presenza, buona fine dell’anno scolastico!
A tutti, gli auguri per una vita libera e giusta.
Rosi